La mostra è stata preceduta da un vernissage aperto alle protagoniste del racconto, che dal Nord al Sud Italia illumina vite e conquiste professionali di 22 donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese.
Un grand tour della bellezza e della cultura che costituisce, alla vigilia dell’8 marzo, anche un ulteriore tassello per la lotta degli stereotipi di genere e di promozione delle competenze: unico discrimine per qualsiasi sviluppo personale e collettivo.
Così, insieme alla direttrice della Galleria Borghese di Roma, Francesca Cappelletti, delle Gallerie Estensi, Martina Bagnoli, dell’Accademia di Firenze, Cecile Hollberg, del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo o dei Musei della Lombardia, Emanuela Daffra, il volto di Eva Degl’Innocenti e la sua biografia segnano il punto a sud per un settore che costituisce un punto chiave della nostra storia ma anche della nostra economia nazionale.
Per la Fondazione Bracco il tema “donne” non è un inedito. Da tempo è impegnata per contribuire alla costruzione di una società paritetica, in cui il merito sia il criterio per carriera e visibilità. Nel 2016 è nato a questo scopo il progetto “100 Donne Contro gli Stereotipi”. Nel 2019 invece, sempre grazie alla collaborazione con il fotografo Gerald Bruneau, venne realizzata la mostra fotografica Una Vita da Scienziata, con i ritratti di alcune delle più grandi scienziate italiane. La mostra fotografica “Ritratte. Direttrici di Musei italiani” sarà esposta dal 3 marzo al 3 aprile 2022, nelle Sale degli Arazzi a Palazzo Reale di Milano.

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