Picchi di benzene a Taranto e troppe leucemie. Il Coordinamento Taranto presenta esposto il Procura
Il Coordinamento Taranto che raggruppa più associazioni ambientaliste del territorio ha presentato un esposto in Procura. Alla magistratura viene chiesto di indagare sui livelli di benzene oltre i limiti che si registrano, ormai da tempo, nella città Taranto, poiché si tratta di una sostanza che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato come cancerogeno certo per l’uomo.
Se n’è parlato nel corso di una conferenza stampa convocata dal Coordinamento Taranto nella mattinata di oggi, 17 febbraio, l’occasione per sottolineare ancora una volta i rischi che corrono quotidianamente i cittadini di Taranto. L’incontro è stato aperto da una testimonianza toccante di Celeste Fortunato del Coordinamento Taranto, una donna affetta da leucemia che ha voluto esternare tutto il dolore che prova una persona costretta a lottare tra terapie e speranza. “Qui ci sono persone che soffrono, si ammalano e perdono la propria vita -ha detto- ma tutto questo non interessa al potere politico, sempre sollecito a emanare decreti per agire d’urgenza e dare continuità alla produzione, fornendo anche uno scudo penale affinché si evitino nuovi processi come Ambiente Svenduto”. Sull’esposto appena depositato si è soffermato Bartolomeo Lucarelli, tra gli esponenti del Coordinamento. “L’esposto nasce dal disinteresse generale verso i livelli elevati di benzene -ha spiegato-. Della questione si è occupata ultimamente anche l’europarlamentare Rosa D’Amato, ma l’Asl l’ha informata con una certa preoccupazione che Ministero e Ispra tacciono, nonostante l’Arpa abbia fornito i dati relativi al benzene, con numeri in costante aumento. Chiediamo quindi che la Procura indaghi”.
Le considerazioni finali affidate ad Alessandro Marescotti di PeaceLink. “Il Coordinamento Taranto sta cercando di mettere al centro l’evidenza scientifica, un’evidenza inoppugnabile -ha affermato-. Tutte le valutazioni sul danno ambientale dicono che non c’è alcuna previsione di normalizzazione e i dati sulla mortalità a Taranto nella fascia 0-65 anni sono nettamente superiori a quelli di tutta la regione. Però il sindaco dice che a Taranto è in atto la transizione ecologica, non capiamo quale visto che i reparti sono pieni di adulti e bambini ricoverati per tumore. L’uscita dal tunnel non la vediamo”.