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Niente proroga, per gli ex Tct adesso è notte fonda

Non arrivano notizie buone da Roma per i 340 lavoratori ex Tct del porto di Taranto.

L’emendamento presentato dall’onorevole di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo , al decreto Anticipi (che contiene misure urgenti in materia economicae fiscale, in favore degli enti  territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili)   che mirava a rifinanziare e prorogare l’indennità di mancato avviamento per tutti coloro che sono traghettati nell’Agenzia del porto è stato bocciato.
L’importanza della proroga per Tpwa (Taranto Port Workers Agency) è data dal fatto che si tratta di uno strumento di politica attiva del lavoro e la sua proroga, appunto, consentirebbe la transizione che sta attraversando il porto di Taranto e la possibilità di ricollocare questi lavoratori attraverso una formazione aggiornata che consenta di creare delle competenze rispetto ai nuovi insediamenti. Ovvero le nuove imprese candidatesi per le aree portuali e Zes.
Attualmente i numeri dei lavoratori da ricollocare si attesta poco oltre le 300 unità,  ma il numero dell’occupazione futura è di gran lunga superiore. Ma occorre guadagnare tempo per consentire l’insediamento di queste nuove imprese. Di qui la necessità di una proroga biennale che, però, non è arrivata e che fa piombare circa 340 famiglie prive di ogni forma di reddito a partire dal prossino 31 dicembre. Infatti, è incerto il futuro dell'erogazione dell'Indennità di Mancato Avviamento (Ima), la cassa integrazione per i lavoratori ex Tct, dopo il 2023.
Una situazione paradossale che ha spinto i segretari di Filt Cgil, Francesco Zotti e Michele De Ponzio, Fit Cisl, Vito Squicciarini e Gianluca Semitaio, e Uiltrasporti, Carmelo Sasso, a proclamare lo stato di agitazione per protestare contro il mancato sviluppo dei traffici e del rispetto degli impegni assunti in materia occupazionale e in materia di sicurezza. Contestualmente le tre segreterie hanno convocato per giovedì 14 dicembre un sit in di protesta sotto la sede della Prefettura dalle ore 9 alle ore 13 e chiesto al prefetto Paola Dessì un incontro da tenersi nel corso della manifestazione in modo da poter spiegare meglio la delicatezza della situazione.
E al sit in di giovedì prossimo ha aderito il Pd ionico. “Questo Governo di destra – sottolinea con forza Cosimo Borraccino che nei giorni scorsi aveva tenuto un incontro con i lavoratori del porto -  si mostra, anche su questa vicenda, per quello che é: debole con i forti e forte con i deboli e come sull’ex Ilva – conclude Borraccino – sta abbandonando Taranto”.
Intanto, proprio giovedì 14, alle ore 10, la Tps srl, in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio, presenterà nella sede dell’Autority il Documento di programmazione strategica di sistema (Dpts), strumento di nuova generazione per la pianificazione strategica del porto. Le strategie riguarderanno sia l’area vasta, come i collegamenti infrastrutturali tra porto e territorio, la Zes e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale ma soprattutto delle aree di interazione città-porto, come il waterfront, la banchina Torpedinieri e la realizzazione dell’Eco Industrial Park. Un’attenzione particolare è rivolta ai traffici e alle crociere, settore in espansione del porto di Taranto.

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